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Superbonus 110 per la riqualificazione energetica: come ottenerlo e quando scade 

10.10.2022 | 7 minuti di lettura | Written by Davide S.

La fine del Superbonus 110 per la riqualificazione energetica è alle porte. In questa guida sono illustrate le ultime informazioni e come ottenere l’incentivo nel 2022. 

Superbonus 110:: uomo lavora in un cantiere

Le misure del governo per la riqualificazione energetica: il Superbonus 110 

Camminando per le strade e per le vie della propria città, non è raro imbattersi in cantieri con grandi striscioni che recitano: “Bonus 110%”, “Ecobonus 110”, o ancora “Superbonus 110%”. 

Il Bonus 110% è una misura discutissima, fra le più importanti della storia repubblicana a supporto del settore dell’edilizia. 

Sin dal giorno della sua creazione, questo incentivo è stato sfruttato da privati e aziende per apportare miglioramenti a case e edifici, approfittando degli aiuti fiscali messi a disposizione dallo Stato Italiano. 

Non è dunque un caso se gli ultimi report testimoniano come gli interventi edilizi incentivati da questa misura hanno sfiorato quota 200mila, per aiuti fiscali pari alla cifra di oltre 35 miliardi di euro – più di 38 contando le detrazioni. 

Ma in cosa consiste nello specifico il Superbonus 110% e perché è così importante? 

In questa guida di PlanRadar sono illustrati il funzionamento del Superbonus 110%, come ottenerlo e fino a quando sarà possibile usufruire degli aiuti messi a disposizione per questo incentivo. 

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Cos’è il bonus 110 per la riqualificazione energetica e come ottenerlo? 

Il Superbonus 110% – più comunemente noto come ‘Bonus 110’ – è una serie di misure e incentivi fiscali promossi dal governo per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e risollevare il settore dell’edilizia, duramente colpito durante la pandemia. 

Grazie ad esso, i beneficiari possono effettuare lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico a costo zero, usufruendo di una detrazione pari al 110% delle spese sostenute. 

I modi per beneficiare di questo incentivo sono tre: 

  • Tramite credito d’imposta
    Questa modalità permette di scontare dalle proprie imposte il 110% delle spese sostenute. Ciò avviene nel corso di 5 anni per lavori svolti sino al 2021 e in un periodo 4 anni per quelli effettuati a partire dal 2022. Per fare un esempio pratico, chi nel 2022 ha ottenuto il bonus per interventi da € 10.000, avrà diritto a detrazioni pari a € 11.000, che spalmate su quattro anni equivalgono a € 2.750 di tasse in meno da pagare per ognuno di questi anni.
  • Tramite sconto in fattura
    Scegliendo questa opzione, si cede il credito d’imposta all’impresa che effettua i lavori, che scala dal costo finale il 100% delle spese sostenute. Il contribuente perde tuttavia il 10% di differenza.
  • Tramite cessione del credito
    È possibile infine cedere la detrazione del 110% a una banca o un altro intermediario finanziario, rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate o a un professionista abilitato.

Per richiedere il Superbonus 110% occorre fare domanda sull’apposita piattaforma online creata dall’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), l’ente che si occupa della sua gestione, presentando i documenti richiesti. 

Innanzitutto, sarà necessario dimostrare il possesso dell’immobile, tramite certificato di proprietà, contratto di locazione o comodato, oppure certificato di convivenza, unito a un documento che attesti il consenso da parte del proprietario. 

Dopodiché, il secondo passo da compiere è quello di fornire documenti che registrino le spese avvenute o che si ha intenzione di sostenere. 

In seguito, vanno presentate due ulteriori dichiarazioni, ovvero: 

  • Una dichiarazione che attesti che l’immobile è impiegato a uso abitativo (e non per attività imprenditoriale)
  • Una dichiarazione per trasferire il credito d’imposta, solo nel caso in cui il beneficiario la richieda.

Al momento in cui la domanda viene presentata al comune, a tali documenti si aggiungono: 

  • La visura catastale dell’immobile
  • Il modulo di autorizzazione firmato dal proprietario
  • Il verbale che attesta la ripartizione delle spese, suddivise in base ai millesimi di proprietà (solo per i condomini
  • La lettera d’incarico alla ditta che eseguirà i lavori
  • Un’autocertificazione da parte del richiedente in cui dichiara di non aver già usufruito del bonus 110 per un’altra unità immobiliare.

In caso di esito positivo della valutazione da parte del comune, si procederà con l’invio dei documenti necessari allo svolgimento del progetto, quali soprattutto il PCS (Piano di Coordinamento e Sicurezza) e la dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica. 

È fondamentale conservare tutta la documentazione, poiché verrà richiesta alla fine dei lavori, assieme a documenti aggiuntivi quali foto e prove scritte che attestino la chiusura del cantiere. 

Requisiti previsti per il Superbonus 110% 

Per beneficiare del Superbonus 110% occorre rispettare determinati requisiti, che hanno a che fare con il tipo di intervento effettuato. 

Nello specifico, il bonus viene erogato solo se: 

  • L’intervento garantisce un miglioramento di almeno due classi energetiche, o di una sola nel caso in cui si arrivi alla classe più alta di tutte. Tale miglioramento deve essere certificato da un Attestato di prestazione energetica o APE, un documento che viene rilasciato da tecnici abilitati.
  • L’intervento contribuisce a ridurre il rischio sismico. Tuttavia, va sottolineato come dal 1 gennaio 2022 questa misura sia valida solo per le zone colpite da terremoto a partire da aprile 2009. 

Superbonus 110: quando scade, proroghe previste e esaurimento fondi 

Grazie alla Legge di Bilancio 2022, la validità del Superbonus 110% è stata prorogata oltre alla scadenza prevista inizialmente. 

Ad oggi, la data ultima per richiederlo e l’importo erogato variano a seconda del tipo di intervento e del momento in cui esso viene effettuato.  

Ecco illustrato caso per caso: 

  • Per le abitazioni unifamiliari e le villette, il bonus è valido fino al 31 dicembre 2022, a patto che almeno il 30% dei lavori sia stato concluso entro il 30 giugno 2022
  • Per gli immobili da 2 a 4 unità e per i condomini, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2023
  • Per gli immobili di cooperative ed ex IACP, vige la data del 31 dicembre 2023, a patto che oltre il 60% dei lavori sia concluso entro il 30 giugno 2023.

Per capire a che percentuale di completamento si trova il proprio progetto, occorre determinare lo Stato di Avanzamento dei Lavori o SAL, che viene calcolato facendo riferimento alla percentuale di spesa sostenuta in rapporto ai costi totali previsti. 

Dunque, per esempio, nel caso di un intervento pari a € 10.000, si raggiungerà il 30% dei lavori completati a fronte di una spesa di € 3.000. 

Oltre ai termini illustrati in questo elenco, è prevista una riduzione della somma ottenibile con l’incentivo fiscale: la percentuale scenderà infatti al 70% di sconto nel 2024 e al 65% a partire dal 2025. 

Costituiscono un caso a parte gli interventi nei comuni colpiti da terremoto a partire dal 1 aprile 2009, per cui la scadenza del bonus 110 è fissata al 31 dicembre 2025. 

Bonus 110%: si va verso l’esaurimento dei fondi 

Come rilevato da una recente relazione della Commissione d’inchiesta parlamentare sul sistema bancario e finanziario, nonostante la proroga ai termini per la domanda, la scadenza del Bonus 110% potrebbe essere anticipata di molto, complice l’esaurimento dei fondi. 

Difatti, secondo l’inchiesta lo spazio di manovra fiscale per le banche sulla cessione del credito è praticamente esaurito, con oltre il 95% del capitale messo a disposizione per il pacchetto di misure che è già stato assegnato (ben 77 miliardi sugli 81 previsti). 

Secondo le stime, al ritmo attuale è previsto che gli ultimi 4 miliardi rimasti si esauriscano completamente in un periodo di circa un mese. 

Agevolare l’ottenimento del Bonus 110% con PlanRadar 

Con criteri rigidi e tempi sempre più stringenti per accedere al Superbonus 110%, sfruttare gli ultimi strumenti del settore può di certo dare una mano. 

PlanRadar è un software gestionale che permette di tenere sott’occhio la documentazione e lo stato dei lavori per il proprio cantiere, contribuendo al rispetto dei requisiti necessari per ottenere l’incentivo messo a disposizione dal governo. 

Grazie alla possibilità che offre di condividere in tempo reale aggiornamenti sul proprio progetto, può aiutare soprattutto a tracciare lo Stato di Avanzamento dei Lavori o SAL, utile per accedere al Superbonus 110%, come nel caso di abitazioni unifamiliari o villette. 

Inoltre, con PlanRadar è possibile tenere in unico posto sicuro i documenti relativi al proprio cantiere, come quelli necessari per accedere all’incentivo. 

È possibile provare PlanRadar in maniera 100% gratuita per un periodo di 30 giorni, accedendo al servizio direttamente dal sito ufficiale. 

Domande Frequenti 

Quali sono i requisiti per accedere al Superbonus 110? 

Si può usufruire del Bonus 110% per interventi edilizi che garantiscono un miglioramento di almeno due classi energetiche, o di una sola se viene raggiunta quella più alta. Esso è previsto inoltre per riduzioni del rischio sismico nei comuni colpiti da terremoto a partire da aprile 2009. 

Quando scade il Superbonus 110? 

La scadenza del Bonus 110 è fissata al 31 dicembre 2022 per case unifamiliari e villette, e al 31 dicembre 2023 per condomini e case di cooperative / ex IACP. In alcuni casi sono previsti requisiti aggiuntivi, come una certa percentuale di avanzamento dei lavori.  

Quali misure si possono adottare per ottenere il Bonus 110? 

Per garantire che la domanda per il Bonus 110 vada a buon fine, è necessario produrre la documentazione richiesta e rispettare le scadenze previste. È possibile agevolarsi in questo compito grazie alle ultime tecnologie del settore, come il software PlanRadar.

Inizia in 4 semplici passaggi.

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