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La diminuzione dei prezzi dei materiali edili nel 2023

15.12.2023 | 6 minuti di lettura | Written by Davide S.

Dopo il massimo storico raggiunto nel 2022, il mercato mostra segnali di abbassamento dei prezzi per i materiali edili nel 2023. I dati parlano di una diminuzione nei costi di tutte le principali materie prime chiave per il settore, una tendenza evidenziata al di là delle minori fluttuazioni di questi valori nel corso dell’anno. Ecco una fotografia del comparto costruttivo oggi e qualche ipotesi per il futuro.

travi di legno impilate

Foto di Alex Jones su Unsplash

 

Riepilogo:

1. Quali sono i materiali edili che hanno subito maggiori ribassi?

2. Quali sono le cause della diminuzione dei prezzi dell’energia nel 2023?

3. La tendenza al ribasso dei materiali edili continuerà?

4. Come reagire all’incertezza del settore edile?

5. La digitalizzazione può essere una risorsa per affrontare i rincari?

6. Come si possono risparmiare risorse con soluzioni digitali come PlanRadar?


Un report condotto dall’ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, e basato su dati di fonti come Metal Bulletin, Prometeia e Argus, evidenzia una generale diminuzione dei prezzi nell’edilizia nell’ultimo anno in Italia.

Fa riferimento a dati collezionati nel primo semestre dell’anno e paragona l’oscillazione dei costi nel mercato rispetto allo stesso periodo del 2022.

Secondo i dati, sono ben 11 i materiali di primaria importanza che hanno subito un calo dei prezzi di oltre il 20%, tra cui materie come il gasolio, il PVC e il polietilene.

Ciò determina, di conseguenza, la possibilità di diminuire complessivamente i costi, sia per quanto riguarda gli appalti pubblici che in grandi e piccoli cantieri privati.

Quali sono i materiali edili che hanno subito maggiori ribassi?

In cima alla lista dei materiali edili che hanno visto un consistente ribasso dei prezzi ci sono il gas naturale e l’energia elettrica, che fanno registrare ribassi di oltre il -45% in un solo anno. Si arriva, addirittura, ad un -55,3% per il gas naturale.

Si parla comunque di prezzi sostanzialmente più alti rispetto al livello pre-pandemico, che ha determinato un accrescimento dei prezzi sostanziale.Anche per il PVC si riscontra una diminuzione dei prezzi considerevole, di -40,0%, mentre per il polietilene (LDPE) siamo attualmente ad un -36,2%. Il ribasso dei prezzi del rame nel 2023, invece, è stato un po’ più contenuto: non si va di molto oltre una diminuzione del 9,8%.

Quali sono le cause della diminuzione dei prezzi dell’energia nel 2023?

Quasi tutti i materiali edili fanno registrare ribassi considerevoli, ma senza dubbio è il settore dell’energia quello che ha registrato il calo più significativo nel nostro Paese. Dopo gli aumenti record legati alla guerra in Ucraina, diverse cause hanno contribuito a una diminuzione generale dei prezzi dell’energia.

La bassa domanda di gas a inizio anno ha contribuito a facilitare il riempimento degli impianti di stoccaggio in Europa e al trend negativo del gas naturale.

Diversi segnali positivi sono invece arrivati dall’idroelettrico: le abbondanti precipitazioni primaverili hanno permesso di far fronte a un inverno relativamente arido, garantendo una buona produzione di energia elettrica e calmierando i prezzi di questa materia.

La tendenza al ribasso dei materiali edili continuerà?

I costi ribassati dell’energia hanno permesso al 2023 di essere un anno di relativo respiro per il comparto edile. La diminuzione dei prezzi dei materiali edili ha permesso di ridurre i costi di costruzione. Ma quali sono le prospettive per il futuro? Ci sarà un’inversione di tendenza? I prezzi torneranno a salire?

Il contesto macroeconomico incerto rende difficili fare previsioni, ma in linea di massima si attende un’ulteriore calo dei prezzi.

Stando a uno scenario riportato da PricePedia, la diminuzione dei costi per le materie prime nel 2024 è prevista per un ulteriore -4,5%, a supporto del trend di decrescita registrato nel 2023.

Se confermati, questi numeri permetterebbero al settore edile di respirare ulteriormente, annoverando una nuova riduzione dei costi di costruzione.

Come reagire all’incertezza del settore edile?

Per le aziende del comparto costruttivo l’attuale contesto di incertezza rappresenta un periodo impegnativo e rischioso. Affrontare le variazioni dei prezzi dell’edilizia impone diverse scelte, per continuare ad operare sul mercato in modo profittevole.

Certamente è difficile entrare nel merito di ogni singola situazione: ogni azienda è differente, ha committenti e contratti diversi. Ma in linea generale, in un momento storico pieno di incertezza sul futuro e nel quale sono saltate le principali sicurezze che regolavano il settore, ciò che è importante è avere la flessibilità sufficiente per adattarsi ad un comparto in continuo cambiamento, salvaguardando le marginalità.

Sviluppare una flessibilità aziendale in grado di affrontare le sfide di questo decennio, come i recenti rincari dei materiali edili, significa anche e soprattutto dotarsi di strumenti che consentono di ottimizzare il lavoro.

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La digitalizzazione può essere una risorsa per affrontare i rincari?

Nonostante la diminuzione dei prezzi nel 2023, i rincari dei materiali edili del 2022 rimangono un ricordo fresco nella mente dei professionisti del settore edile. L’aumento dei prezzi dei materiali edili nel 2022 ha portato inevitabilmente le aziende del settore di fronte all’esigenza di razionalizzare le risorse e ottimizzare il lavoro.

A questo proposito, la digitalizzazione nella gestione dei cantieri è una delle strategie che le imprese edili hanno a disposizione per affrontare sfide come incertezza e rincari.

Spingere sulla digitalizzazione è una delle soluzioni secondo Federcostruzioni, a quanto emerge da un’intervista al vicepresidente, l’architetto Braccio Oddi Baglioni. I vantaggi della digitalizzazione di fronte ai rincari dei materiali edili, infatti, sono innegabili poiché la gestione dei costi realizzativi non solo può essere prevista in modo più preciso ma anche aggiornata con l’evoluzione dei prezzi del mercato, consentendo quindi al committente e all’appaltatore di poter determinare quasi in tempo reale la realizzabilità dell’opera.

Certo, la digitalizzazione del comparto delle costruzioni, da sola, non può consentire di superare indenni questo periodo di incontrollato aumento dei prezzi dei materiali edili, ma per le aziende può essere una delle leve strategiche con le quali cercare di sopravvivere e fare profitti.

I governi dovrebbero impegnarsi a fare il resto, avviando i conflitti ad una fine pacifica e calmierando i prezzi.

Come si possono risparmiare tempo e risorse con soluzioni digitali come PlanRadar?

“5-6 ore per fare un report fatto bene, sono diventate 20 minuti, quelli necessari per ricontrollare che tutte le informazioni siano state inserite correttamente nella piattaforma”

Jonathan Palacios, BIM Coordinator, SFRE

Tra le soluzioni digitali al servizio del comparto costruttivo c’è il software PlanRadar che rende più facile la gestione del cantiere.

Questi sono alcuni vantaggi offerti da PlanRadar:

  • Comunicazione fluida e in tempo reale con la squadra: in questo modo si eliminano i rischi di errori dovuti alle incomprensioni che comportano spreco di tempo e risorse.

  • Una migliore pianificazione: monitorando lo stato di avanzamento di ogni attività, è possibile evitare ritardi perché si interviene tempestivamente per correggerli e inoltre si possono assegnare le risorse giuste al momento giusto per tenere sotto controllo il budget complessivo.

  • Un monitoraggio orario continuo e notifiche in tempo reale per tutti gli indicatori: avere un quadro completo e completamente digitalizzato dei flussi di lavoro garantisce il completamento del progetto con la massima qualità.
  • Creazione di documenti e rapporti in pochi secondi: trasformare le informazioni contenute nella piattaforma in reportistica chiara e puntuale, semplicemente cliccando su un tasto, permette di potersi concentrare sulla fornitura della propria prestazione.

 

L’utilizzo di un sistema di digitalizzazione dei progetti edili e dei lavori in cantiere può far risparmiare all’utente di PlanRadar fino a 7 ore di lavoro a settimana. Questo risparmio, spalmato sull’intero team, si traduce in un’autentica ottimizzazione dei costi di costruzione. E poi, grazie al cloud storage nel quale è presente tutta la documentazione di cantiere accessibile sempre, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, non c’è alcun rischio di perdere dati, certificati, allegati e documenti indispensabili.


 

Autore: Niccolò Buongiorno – Copywriter specializzato nella nicchia SaaS, Niccolò aiuta realtà internazionali come PlanRadar a posizionarsi nel mercato italiano ed a raggiungere il proprio target con strategie e contenuti di alto valore. Nomade digitale, ama il mondo start-up, stare nella natura e visitare i musei.

Inizia in 4 semplici passaggi.

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