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Edilizia, le previsioni per il 2024

22.01.2024 | 6 minuti di lettura | Written by Davide S.

Il settore edile fa i conti con l’anno passato e apre le porte al 2024.

Costruttori e altri stakeholder si interrogano su trend e previsioni per l’anno a venire, mentre dati e report aggiornati come il Rapporto Cresme sul mercato delle costruzioni rivelano scenari e prospettive interessanti su cosa aspettarsi.

Da macro-trend come la crescita della digitalizzazione alla sempre maggiore adozione della realtà virtuale – il mercato riserva spiragli di crescita e innovazioni da tener d’occhio.

Grattacielo in costruzione

Foto di Adesh Bankar su Unsplash

 

Riepilogo

Quali sono i trend per il settore edile nel 2024?

Consideriamo l’argomento più nel dettaglio, approfondendo le previsioni più rilevanti per l’edilizia nel 2024:

1.   Realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR)

Fra i primi trend del settore edile da tenere d’occhio nel 2024, una menzione la merita la crescita prevista nell’impiego di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR).

Secondo Casavo, il rapido sviluppo e la crescente diffusione dell’intelligenza artificiale permetterà a queste tecnologie di concretizzare il loro potenziale, sinora inespresso nonostante le previsioni.

Un’area importante, ad esempio, sarà quella degli annunci immobiliari.

La realtà virtuale (o VR) permetterà presto agli utenti di “entrare digitalmente” negli edifici, mentre l’impiego di realtà aumentata (AR) consentirà di arredare visivamente (in modo digitale) gli spazi dell’immobile.

Questo permettendo, di conseguenza, di migliorare la percezione degli spazi da parte del cliente (o possibile tale), presentandoli al meglio, ma anche permettendo ad esso di visualizzarli secondo le sue personali esigenze e gusti di arredo.

2.   Calo degli investimenti

Se già nel 2023 il settore edile aveva registrato un calo degli investimenti rilevante, ci si aspetta che questo trend continui nel 2024, segnando numeri di gran lunga più significativi.

Stando ad Edilportale (che cita il 35° Rapporto congiunturale del CRESME), l’anno passato il mercato ha riportato un calo degli investimenti pari al -0,6%, mentre è previsto che questo dato tocchi quota -8,5% nel 2024.

Su queste cifre pesa la fine del superbonus 110%, ma anche uno sviluppo delle opere finanziate con il PNRR più lento rispetto alle previsioni.

È interessante notare, in ogni caso, come il rapporto di Cresme rilevi un profondo dualismo in ambito investimenti, che lascia un piccolo spiraglio positivo per il settore edile.

Difatti, se i dati preoccupano per quanto riguarda il rinnovo residenziale (-11,4%, circa 28 miliardi di investimenti persi), il trend è positivo quantomeno per quanto riguarda le opere del genio civile (+16,6%, o circa 3,2 miliardi in valori correnti).

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3.   Uso di AI e analisi predittive

Il 2023 è stato l’anno in cui l’intelligenza artificiale è entrata a far parte del dibattito pubblico e ha più che mai trovato adozione e impiego nel tessuto economico.

Ci si aspetta che il suo sviluppo e utilizzo crescano ulteriormente ed esponenzialmente nel 2024, grazie alle sue applicazioni e benefici pratici.

Ad esempio, sfruttando la possibilità di analizzare facilmente grandi moli di dati in breve tempo, l’AI rappresenta uno strumento utile per compiere analisi predittive.

L’intelligenza artificiale offre la possibilità di effettuare previsioni accurate su fattori come il ritorno sull’investimento, il potenziale reddito da locazione e il futuro valore immobiliare delle proprietà.

Questo, tenendo in conto contemporaneamente aspetti come indicatori socioeconomici, ubicazione dell’immobile e fattori di tipo ambientale.

Simili aspetti (ma non solo) sottolineano e confermano come lo sviluppo e l’impiego dell’AI sia fra i temi più scottanti da seguire nel 2024 per professionisti e imprese del settore edile.

4.   Calo dei prezzi dei materiali edili

Dopo la diminuzione dei prezzi dei materiali edili registrata nel 2023, ci si aspetta che il 2024 confermi questo trend.

Il mercato si sta riavvicinando ai prezzi precedenti all’impennata record per via del conflitto in Ucraina, registrando graduali cali dei costi.

Sebbene sia impossibile prevedere con esattezza come andranno le cose, le ultime stime di PricePedia stimavano infatti un ulteriore calo medio del -4,5% rispetto ai costi dei materiali nel 2023 – a supporto del trend decrescente dell’anno scorso.

Questo permetterà al mercato edile di prendere una piccola boccata d’aria, risparmiando sulle spese (che rimarranno comunque elevate).

5.   Digitalizzazione

Per ultimo – ma non meno importante – la digitalizzazione è senz’altro fra i maggiori trend da tenere d’occhio per il settore edile nel 2024.

Se è vero che ormai si tratta di un tema tutt’altro che “nuovo”, la sua diffusione non è sino ad oggi stata all’altezza dei suoi benefici.

Ci si aspetta che la digitalizzazione trovi più impiego nel 2024 – anche grazie al crescente interesse verso il cambiamento e la tecnologia dovuto all’onda dell’AI – e alla luce di vantaggi che trovano applicazione:

  • Nell’ambito della compravendita, dove gli utenti sono già abituati a iniziare la propria ricerca online, ma per cui la fase di acquisto finale è generalmente gestita da agenzie immobiliari locali.
    (Questo processo si sta gradualmente spostando online, con piattaforme che facilitano l’acquisto come Casavo);

  • Nella gestione del cantiere, incidendo direttamente sul lavoro delle imprese edili.

 

In questo ambito, il ricorso a strumenti come software gestionali consente di ottenere vantaggi come una migliore pianificazione, la riduzione degli errori e una migliore gestione di documentazione e burocrazia.

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