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Edilizia e progresso: il General Contractor nel cantiere del futuro 

14.02.2023 | 10 minuti di lettura | Written by Davide S.

Le Case del Futuro

I risultati della ricerca di PlanRadar sugli edifici del futuro

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Quando si pensa al processo di costruzione di un edificio, sono tante le figure professionali che ci vengono in mente: dai geometri agli elettricisti, dai muratori agli architetti; eppure queste maestranze, parte dell’immaginario comune di tutti noi, sono soltanto alcune delle figure indispensabili per erigere una struttura.

Un ruolo sconosciuto alla maggior parte dei non addetti ai lavori, ma sempre più presente nei cantieri privati, è sicuramente quello del General Contractor. Garante di qualità e produttività in cantiere, questa figura ha cominciato a prendere piede anche fuori dall’ambito pubblico, principalmente grazie alle agevolazioni del Superbonus 110%.

Scopriamo insieme le mansioni, la normativa che regola il ruolo del General Contractor, ma soprattutto perché questa figura professionale (nel presente e nel futuro) riuscirà a svolgere al meglio il suo ruolo soltanto se dotata dei migliori strumenti digitali per la gestione e l’organizzazione dei cantieri.

General Contractor: significato e funzione 

Letteralmente il termine General Contractor si traduce in italiano come contraente generale (o, ancora, appaltatore generale) e può essere descritto come uno dei punti di riferimento cardine all’interno del cantiere. Si tratta di un professionista (o di un’azienda) designato dal committente, pubblico o privato, per ottimizzare i lavori di costruzione. 

Questa figura professionale non dirige i lavori dal suo ufficio, al contrario: svolge un ruolo attivo in cantiere e lavora sul campo, a stretto contatto con le altre figure coinvolte nella pianificazione e nell’edificazione. Accompagna il cliente durante l’intero processo, scegliendo e coordinando i subappaltatori (o sub-contractor) che prenderanno parte alla costruzione. 

Queste mansioni hanno come obiettivi principali: l’abbattimento dei costi di edificazione e l’ottimizzazione dei tempi di esecuzione. 

Le norme che regolano il ruolo del General Contractor 

Prima di illustrare le principali norme che regolano il ruolo di questa figura professionale è necessario ricordare che sia le aziende, sia i singoli individui possono rivolgersi al General Contractor per i processi di costruzione di opere pubbliche e private. 

Il General Contractor viene introdotto in Italia (in ambito pubblico) con la Legge Obiettivo (n. 443 del 21/12/2001), riguardante lo snellimento della burocrazia e l’accelerazione dei tempi di costruzione.  

Successivamente vengono ulteriormente definiti i requisiti di ordine generale per ottenere un incarico come contraente generale, contenuti nel Decreto Legislativo n. 9 del 10 gennaio 2005 ; qui viene inoltre chiarito il concetto di “adeguata idoneità tecnica e organizzativa” del General Contractor. 

Secondo il suddetto decreto, l’idoneità tecnica e organizzativa “è dimostrata dall’esecuzione con qualsiasi mezzo di un lavoro non inferiore al quaranta per cento dell’importo della classifica richiesta (…)”, dove per  lavori eseguiti con qualsiasi mezzo si intendono, oltre a quelli eseguiti  in adempimento di contratti di appalto di cui all’articolo 19 della legge quadro, i lavori eseguiti in adempimento dei contratti di appalto  previsti dall’articolo 1 della direttiva 93/37/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1993.”  

Questa tipologia di contratti d’appalto riguarda la “realizzazione di un’opera rispondente ai bisogni del committente, con piena libertà di organizzazione del processo realizzativo, ivi compresa la facoltà di affidare a terzi anche la totalità dei lavori stessi, nonché di eseguire  gli stessi, direttamente o attraverso società controllate.” Da queste righe si comprende l’approfondimento del ruolo sia tecnico che manageriale del contraente generale, oltre che la definizione dei suoi rapporti con i subappaltatori dell’opera. 

Quando avvalersi della figura del General Contractor? 

L’intervento di questo professionista risulta indispensabile per la realizzazione di opere complesse: quando ci sono tanti lavori e maestranze da coordinare è importante affidarsi all’esperienza di una figura professionale in grado di limitare i costi.  

Le sue competenze, in ambito sia tecnico che operativo, lo rendono in grado di comprendere e gestire sia l’aspetto progettuale (ed economico) che le risorse (umane e non) in cantiere. Per questo motivo, è il General Contractor a rispondere di tutti i problemi (anche legali) connessi alla costruzione: in quanto unico interlocutore rende più semplice la comunicazione con il cliente, che si affida soltanto a lui per trovare le soluzioni più adeguate. 

Altri vantaggi? Il cliente dovrà stipulare un unico contratto con il contraente generale: questo si traduce in un minor numero di fatture da pagare, oltre che a meno incombenze burocratiche da gestire, perché la scelta dei sub-contractor rientra tra le responsabilità dell’appaltatore generale. 

General Contractor e Superbonus 110% 

Il General Contractor risulta quindi essere la figura più indicata per gestire le pratiche relative alla richiesta del Superbonus 110%, l’incentivo introdotto nel 2020 dal governo italiano per favorire la ripresa del settore edile dopo la pandemia e la riqualificazione energetica da parte dei cittadini. 

Sempre più privati si affidano alla figura del General Contractor per approfittare dei vantaggi offerti dal Superbonus nella maniera più semplificata possibile. Per coinvolgere il contraente generale e permettergli di svolgere al meglio il suo lavoro, il committente dovrà stipulare non solo un contratto di appalto, ma anche un mandato senza rappresentanza. 

A differenza del mandato di rappresentanza, in cui un soggetto agisce “in nome e per conto” di un altro soggetto, nel mandato senza rappresentanza si dichiara che il General Contractor agisce “in proprio nome”, ma “acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti dagli atti compiuti con i terzi”, svolgendo quindi tutte le funzioni stabilite nel contratto di appalto per conto del cliente. 

Il vantaggio principale per il cliente, quindi, sta proprio nel fatto che sarà il General Contractor ad occuparsi di tutto, assumendosi la responsabilità di fornire tutti i servizi necessari alla riuscita del progetto, gestendo l’iter burocratico e pagando le maestranze subappaltate: 

  • il cliente dichiara di affidare tutti gli interventi edilizi ad un’unica persona giuridica, l’appaltatore generale; 
  • il General Contractor offre i servizi di progettazione, fornitura e realizzazione in un unico contratto; 
  • il cliente specifica che le fatture saranno emesse dalla persona giuridica che agisce come appaltatore generale; 
  • gli interventi dei sub-contractor verranno fatturati esclusivamente al contraente generale in quanto fornitore unico, in base agli accordi pattuiti tra le parti; 
  • anche i servizi erogati dai professionisti coinvolti nell’aspetto fiscale/amministrativo delle pratiche per il Superbonus 110% (visto di conformità, certificazione energetica A.P.E., eccetera) emetteranno fattura al solo General Contractor; 
  • terminati i lavori, l’appaltatore generale emetterà un’unica fattura per il committente, applicando lo sconto in fattura o la cessione del credito. 

A partire dal 1° gennaio 2023, però, ci saranno dei cambiamenti riguardanti il Superbonus 110%, già annunciati sulla Gazzetta Ufficiale nel Decreto Aiuti Quater. Tra le principali modifiche, l’aliquota del Credito d’Imposta maturato passa dal 110% al 90% (per i condomini): alla base di questa decisione c’è la necessità di limitare i costi registrati in precedenza, confidando nel fatto che un minimo esborso da parte del cittadino lo renda più attento e oculato nella contrattazione dei prezzi degli interventi. 

Le Case del Futuro

Scarica qui la ricerca completa.

PlanRadar: l’ottimizzazione dei cantieri a portata di click 

Come abbiamo visto, il ruolo del General Contractor è senza dubbio caratterizzato da una forte capacità manageriale e organizzativa anche di fronte a grandi moli di lavoro: per questo motivo, la tecnologia può rivelarsi una grande alleata per questa figura professionale. 

La digitalizzazione del settore edile, infatti, sta compiendo passi da gigante: i vantaggi di usare software per la gestione dei cantieri come PlanRadar sono moltissimi e aumentano la produttività di tutti i reparti coinvolti nella realizzazione del progetto. 

5 buoni motivi per utilizzare un software per General Contractor 

Ti stai chiedendo quali possano essere i vantaggi per un General Contractor nell’utilizzo di questi software? Vediamo cosa offre PlanRadar: 

  1. Comunicazione semplificata: tutte le comunicazioni avvengono su una sola piattaforma, il che rende più facile l’interazione tra cantiere e uffici.  
  2. Gestione dei documenti: il General Contractor sarà in grado di caricare qualsiasi documento sulla piattaforma e renderlo accessibile a tutti, ma anche di archiviare le planimetrie, tenere in ordine i documenti di revisione contabile e finanziaria del progetto, tenere traccia degli ordini di servizio, tutto con un solo software. 
  3. Dati sempre a portata di mano: il contraente generale riceverà aggiornamenti in tempo reale, report e statistiche di PlanRadar sull’avanzamento dei lavori, in modo da fornire un quadro chiaro dello stato di esecuzione del progetto. 
  4. Gestione efficiente delle risorse umane: PlanRadar fornisce un numero illimitato di account per i subappaltatori, in modo da semplificare la gestione del cantiere per il contraente generale. La piattaforma, infatti, riduce al minimo la confusione: comunicherà con statistiche utenti e ricevute di lettura quando i sub-contractor hanno ricevuto gli incarichi e cominciato i lavori, evitando di perdersi tra telefonate, chat e e-mail nell’assegnazione dei vari compiti. 
  5. Sicurezza: la piattaforma aiuta il General Contractor anche nella raccolta di dati durante le visite in cantiere, registrando le non conformità con report sulla sicurezza e la salute in accordo con le linee guida e le norme edilizie. Anche la sicurezza dei lavoratori è garantita, in quanto Plan Radar aiuterà l’appaltatore generale a monitorare la posizione, l’attrezzatura e l’attività di ogni lavoratore. 

La disponibilità di tutte queste informazioni e la rapidità con cui possono essere gestiti e risolti i problemi da parte del General Contractor, si traducono in un sostanziale aumento della produttività e dell’efficienza del cantiere, consentendo un notevole risparmio in termini di tempo e denaro. 

Software per General Contractor: in quale fase sono importanti? 

L’utilizzo di una piattaforma gestionale per i cantieri come PlanRadar, quindi, può risultare davvero utile in tutte le fasi della lavorazione, dal momento in cui il General Contractor prende in carico la commessa, fino al momento della consegna:  

  1. Gara d’appalto 
  2. Pianificazione 
  3. Costruzione 
  4. Chiusura del progetto 
  5. Consegna 
  1. Gara d’appalto

Un software per General Contractor può rivelarsi utile fin dalle prime fasi: l’appaltatore generale, infatti, può utilizzarlo per caricare i modelli BIM del progetto, per poi invitare i sub-contractor a ispezionare tutti i documenti caricati e, di conseguenza, piazzare delle offerte in base alla stima dei costi. 

  1. Pianificazione

A questo punto il General Contractor può valutare le offerte migliori e contattare i subappaltatori ritenuti più adatti al progetto. Comincia la fase di pianificazione, durante la quale il contraente generale potrà avvalersi del software per definire le fasi di costruzione e fissare le scadenze per il completamento di ognuna, condividendo le informazioni con tutte le parti coinvolte nel progetto. 

  1. Costruzione

I software di gestione dei cantieri agevolano ogni aspetto della fase di costruzione: questo si traduce nell’ottimizzazione del flusso di lavoro e della comunicazione tra General Contractor e subappaltatori, ma anche con architetto e committente, che rimarranno sempre aggiornati in tempo reale senza doversi necessariamente recare in cantiere.  

La comunicazione è semplificata anche grazie alla presenza di chat interne su smartphone, per sostituire lunghe e macchinose catene di e-mail. Il General Contractor può così consultare le statistiche e i report redatti dal software, per monitorare i progressi dei lavori ed accorgersi tempestivamente di eventuali problemi, che potranno così essere individuati e risolti il prima possibile. 

  1. Chiusura del progetto

Il General Contractor può avvalersi della piattaforma gestionale anche nell’ultima fase: quella di chiusura del progetto. Specialmente nei momenti finali è importante per un appaltatore generale individuare le problematiche da risolvere prima della consegna, assegnando mansioni specifiche ai singoli operai. Anche le procedure di archiviazione dei documenti legali, di verifica della qualità della costruzione e di rendicontazione possono essere sbrigate in maniera più ordinata ed efficiente grazie ad un software per General Contractor. 

  1. Consegna

Al momento della consegna, il General Contractor potrà utilizzare il software per redigere un documento da presentare al committente e ai suoi avvocati, completo di tutti i dati e le analisi raccolte nell’intero processo di pianificazione e costruzione. 

Conclusioni: perché scegliere PlanRadar 

La figura del General Contractor, affiancata ad un software di gestione dei cantieri (come PlanRadar), sarà sempre più importante nei cantieri del futuro. È fondamentale che tutte le figure professionali coinvolte nei processi di pianificazione e costruzione comincino ad avvalersi delle ultime tecnologie digitali nel settore edile, per risparmiare tempo e denaro, oltre che per garantire la massima sicurezza ed efficienza dei cantieri.  

In tale ottica, PlanRadar ha già aiutato più di 120.000 utenti in tutto il mondo a digitalizzare il flusso di lavoro ed aumentare la produttività: scarica l’applicazione su tutti i dispositivi Android, iOS e Windows, oppure utilizza PlanRadar direttamente da browser. Cosa stai aspettando? Comincia ora la tua prova gratuita di 30 giorni! 

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